Come ottenere la marmellata di radicchio

1/6 – Introduzione

E’ considerato uno dei più apprezzati e preziosi fiori dell’autunno: è il radicchio, un tipo di cicoria dal colore rosso intenso, eccetto quello di Castelfranco, e dal gusto amarognolo. Tra quelli ad Indicazione Geografica Protetta, meritano di essere ricordati il Radicchio Rosso di Treviso, in assoluto il più pregiato, quelli di Verona, di Chioggia ed il Variegato di Castelfranco, l’unico di colore verde con striature rosso – violacee. Ortaggio molto diffuso soprattutto in Veneto, il radicchio è un antiossidante naturale che rappresenta l’ingrediente principale di molte ricette: ottimo come contorno, crudo, al forno o fritto, viene infatti, usato per preparare tortelli ripieni, sughi per paste e risotti, ma anche caramelle, torte, tisane e birre. Un altro modo per servirlo è sotto forma di marmellata, da abbinare con formaggi, sia vaccini che caprini, meglio se stagionati. Una delle proprietà meravigliose del radicchio è che a seconda di come lo si cucina, rilascia determinati tipi di sostanze utili e benefiche per il nostro organismo. Vediamo, quindi, come preparare e ottenere la marmellata con questo prelibato ortaggio.

2/6 Occorrente

  • 800 grammi di radicchio rosso
  • 250 grammi di zucchero
  • 1 buccia d’arancia
  • Il succo di mezza arancia
  • Mezzo cucchiaio di amido di mais

3/6 – Tagliare il radicchio

Per prima cosa è importante ricordare che il radicchio è un ortaggio dal gusto amaro, soprattutto il precoce, ed alcune varietà di tardivo, quello cioè che viene raccolto alla fine del periodo di raccolta. Per preparare la marmellata, quindi, potranno essere usati tutti, eccetto quello di Castelfranco, ma il consiglio è di assaggiare la cicoria prima di cominciare a lavorarla perché potrebbe risultare troppo amara, nonostante lo zucchero. Il Treviso Igp ed il Verona Igp sono, comunque i più indicati. A questo punto sarà sufficiente mettere in una padella antiaderente la nostra verdura, tagliata a listarelle sottili, assieme allo zucchero ed alla buccia ed al succo d’arancia, e lasciarla cuocere a fuoco lento, coprendo la pentola con il coperchio, per venti minuti. Di solito è meglio utilizzare delle padelle in pietra per conservare al meglio il sapore della verdura e per evitare che si creino delle bruciature.

4/6 – Aggiungere l’amido di mais e continuare la cottura

Passati i venti minuti, aggiungere l’amido di mais e proseguire la cottura per altri dieci minuti, sempre a fuoco basso e con il coperchio. Per non far bruciare il composto è consigliabile mescolare di tanto in tanto. A questo punto, scoprire la padella e lasciarne asciugare il contenuto per altri cinque minuti senza coperchio. Spegnere il fuoco e frullare il tutto con un frullatore ad immersione. Il frullatore ad immersione deve essere posizionato in verticale e possibilmente in un recipiente capiente in plastica trasparente in modo da poter visionare meglio il risultato del nostro frullato.

5/6 – Sterilizzare i barattoli di vetro in acqua bollente

Sterilizzare i barattoli di vetro in acqua bollente, riporvi la marmellata, chiuderli per bene e conservarli rovesciati finché non diverranno tiepidi. A questo punto, riporre i barattoli in un luogo fresco e buio ed utilizzarli al bisogno. La confettura potrà essere utilizzata abbinata ai formaggi, ma anche per condire paste, farcire tramezzini, torte salate e torte.
La ricetta risulta essere alla portata di tutti, dai più esperti sino ai principianti della cucina e in questo caso delle marmellate.

Link utile –> https://www.laforchettarossa.it/2014/01/marmellata-di-radicchio-rosso.html.

6/6 Consigli

  • Assaggiare il radicchio prima di iniziare a lavorarlo
  • Scegliere arance biologiche
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